Archivio mensile:dicembre 2012

Quando l’arredamento per i negozi è il tuo peggior nemico.

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Non è una cosa tanto scontata, come all’apparenza potrebbe sembrare. Non c’è cosa più odiosa che entrare in un negozio e ritrovarsi costretti a chiedere dove si trova questo o quel prodotto a causa di allestimenti pensati da persone probabilmente incapaci. Prodotti collocati da formidabili pensatori capaci di farti fare 10 volte avanti e indietro prima che tu possa comprendere dove hanno collocato il benedetto oggetto che cercavi.

La scena apocalittica sopra descritta, vale un po’ per tutti i settori merceologici: alimentari, musica, informatica, make up, telefonia. Noi fruitori e compratori siamo ingabbiati in un arredamento per negozi, dove niente si può toccare e tutto sembra esposto in maniera museale.

Chi è shopping dipendente, sa che il settore dell’abbigliamento è quello più disordinato e senza alcun senso logico… ma anche grandi catene di negozi, supermercati e ipermercati a volte non riescono a trovare il loro filo conduttore.

Quindi, riorganizzate l’arredamento per i vostri negozi in modo tale da rendere noi clienti più autonomi e felici, perché, come recita un detto popolare, abbiamo sempre ragione.

Aspetti l’arredatore? No… Il catalogo Ikea

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Esco di casa. È molto presto, non è ancora giorno. So già che sarà un’altra giornata grigia. Mai una novità, mai un cambiamento. Casa e lavoro, lavoro e casa. Speriamo almeno in qualcosa di interessante da fare in ufficio, che mi tiri su da questo grigiore interno.

Torno a casa. Pausa pranzo. Cammino verso il cancello, come sempre carico di buste. Alzo gli occhi un istante e vedo il nuovo catalogo Ikea… lo lascio sotto la pioggia? Dai, no, lo porto a casa, chissà mi distrae da questa giornataccia.

Velocemente appoggio per terra buste della spesa, la borsa del lavoro e ovviamente il catalogo Ikea. Mi metto comodo in mezzo secondo, tampono la fame con una fetta biscottata e piombo sul divano per dare un’occhiata al catalogo. Forse quelli dell’Ikea lo sanno: il catalogo arriva ogni volta che io voglia fare qualche cambiamento all’arredamento del mio ufficio. Prima c’è l’arredo casa: tazze, tazzine, cucchiai, cuscini, comodini, letti, lenzuola, tappeti, lampadari, cornici, vasi, quadri, specchi, orologi, divani, poltrone, sedie, sgabelli, tavolini. Poi la parte dell’arredamento negozi.

Le briciole della fetta biscottata cadono nel frattempo inesorabilmente sul catalogo dedicata all’Ikea dei piccoli. Io non ho bambini ma sono un loro ottimo sostituto perché tra briciole e disordine sembro uno di quei monelli da sculacciare. Dovrei mettere in ordine prima che torni mia moglie ma, purtroppo, mi addormento, sognando di essere milionario… dove mi trovo? Sono all’Ikea, a comprare i miei nuovi mobili per ufficio, scaffalature e nuovi arredi, poltrone, quadri, candele alla vaniglia, agli agrumi, alla mela verde, al gelsomino, al cioccolato, alla fragola, in un turbinio di profumi.

Mi sveglio. Oddio. Chi sono? Dove sono? Ma più che altro, che ore sono?

È tardissimo, ovviamente. Lei è appena tornata e con le braccia a penzoloni ormai arresa al mio disordine mi guarda… poi nota il catalogo Ikea… mi sorride e mi dice “non ti dico niente se domani mi porti a far compere lì!” . Proposta che non si può rifiutare!